Rito completo della Messa di san Giuseppe Cafasso per la memoria liturgica del 23 Giugno :

VIDEO DELLA MOSTRA ESPOSITIVA ORGANIZZATA AL SANTUARIO DELLA CONSOLATA

negli anni 2010 e 2011, in cui la chiesa torinese ha celebrato in modo speciale i 150 dalla morte (23 Giugno 1860) e i 200 anni dalla nascita del santo prete (15 Gennaio 1811), la cui spiritualità si può riassumere in 4 ambiti:
– maestro del clero (in qualità di formatore al Convitto Ecclesiastico);
– guida spirituale della nobiltà della capitale d’Italia (membri del Governo, il marchese di Barolo e sua moglie Giulia Colbert, e molti altri);
– amico dei poveri (nessuno ripartiva da lui senza essere stato aiutato) e soprattutto
– conforto dei condannati a morte (ha accompagnato personalmente 61 condannati a morte al Rondò della Forca). Per questo è diventato anche Patrono dei Carcerati italiani (1961), in occasione del primo Centenario dalla morte.

Senza di lui don Bosco sarebbe diventato un missionario francescano, senza di lui la misericordia e la compassione non sarebbero entrate nell’insegnamento della rigida morale insegnata ai preti nel XIX secolo.
Attenzione, equilibrio, ascolto, saggezza nel giudizio sono le doti che il Signore ha dato in modo particolare a questo santo silenzioso, quasi sconosciuto eppure tanto importante.
Le sue spoglie riposano nell’altare a destra della porta principale del Santuario della Consolata.