6 – Le cappelle di S. Valerico e di S. Giuseppe
LE CAPPELLE DI S. VALERICO E DI S. GIUSEPPE
Intorno al vano centrale, epicentro del santuario, troviamo ora quattro cappelle laterali, progettate dall’architetto Carlo Ceppi, chiamato dal rettore del tempo, il beato Giuseppe Allamano (1851-1926), nipote di san Giuseppe Cafasso. Tutte queste cappelle sono ornate in alto da 32 medaglioni con altrettante raffigurazioni delle litanie mariane, che riportano i nomi simbolici che la devozione popolare ha voluto attribuire alla Madre di Dio, titoli spesso tratti dall’Antico Testamento.
Sul lato sinistro di chi entra, troviamo la cappella di san Valerico, monaco francese che seguiva la regola di san Colombano, le cui reliquie furono portate qui da Novalesa, con il trasferimento dei Benedettini a Torino nell’antica chiesa di sant’Andrea. Viene invocato dai torinesi come protettore contro la peste nel 1598 e per questo, nel quadro seicentesco ora nella parrocchiale di Grugliasco, viene raffigurato insieme a san Rocco, che nell’iconografia cristiana è associato alla intercessione presso Dio in occasione di epidemie e malattie.
La seconda cappella è dedicata san Giuseppe, figura contemplativa, scelta per il suo coinvolgimento nel mistero di Dio al fianco di Maria. Nella tela viene raffigurato con il santo Bambino in braccio e due grandi vescovi del passato, san Carlo Borromeo e san Francesco di Sales, passati in preghiera alla Consolata in occasione della loro visita alla santa Sindone.
Al fondo, la cappella a fianco dell’altare maggiore, conserva una pregevole statua di Vincenzo Vela, raffigurante le due regine, Maria Adelaide e Maria Teresa, rispettivamente madre e moglie di Vittorio Emanuele II, primo re d’Italia, nel loro atteggiamento abituale di preghiera al santuario della Consolata, Patrona della città.